Documentari,programmi,serie tv sulla moda…una piccola personale selezione

Documentari,programmi,serie tv sulla moda…una piccola personale selezione

Eccomi tornato in una semplice domenica di Settembre per consigliarvi qualche visione interessante riguardo al mondo del fashion che magari potrebbe vedere un seguito con un articolo ad ok con alcuni libri sempre sul tema, se voleste ampliare i vostri orizzonti.

Credo che molti di voi nutrano interesse in  quello che comporta  il lavoro di chi  si muove dietro le quinte di grossi brand, tesate giornalistiche,collezioni e magari siate anche interessati ad acculturarvi per quanto concerne le vicissitudini di coloro che hanno dato luogo ad alcuni dei marchi che nell’indotto moda oggi risultano significanti.

Questa naturalmente è una piccola selezione per quello che per ora ho visionato e reputato stimolante che magari avrò modo di arricchire in un prossimo articolo.

Il primo di cui vorrei parlarvi e che è anche uno degli ultimi che ho visionato,è quello su Franca Sozzani: Chaos and Creation, un documentario che segue la carriera di una donna che è stata la vera e propria fondatrice del Vogue Italia così come noi lo conosciamo oggi, geniale ed unica, ha saputo rischiare, scegliere e realizzare alcuni tra i servizi di moda più discussi, con lei la rivista non è stata più patinata ma ha mostrato come anche la moda dovesse curarsi di quello che il mondo stava vivendo.

Molti sono i personaggi  devono a lei la propria carriera infatti  dalla pellicola traspare la figura di una donna forte,decisa,visionaria  che si abbandona ad un intimo dialogo con il figlio interessato a conoscere che cosa sua madre veramente abbia fatto nel corso della propria esistenza  e chi sia privatamente o meno .

Pare quasi un  suo testamento, le ultime parole di una donna che ci ha lasciato fin troppo presto e che sicuramente avrebbe avuto ancora tanto da raccontare.

Se vi appassiona anche scoprire di più sulla storia di Vogue Italia vi è un documentario su Anna Piaggi che ho in lista, da visionare ancora.

Oltre a questi due  potreste visionare la pellicola su Carine Roitfield (Mademoiselle C) che riguarda il suo periodo di transizione tra  il lavoro come direttrice di Vogue Paris e il lancio della sua nuova rivista CR fashion Book.

Oppure molto particolari sono quelli sulla figura di Anna Wintour incentrati  sullo  sviluppo del numero di settembre di Vogue America, il più importante di tutto l’anno (The September Issue) e  The first monday in May che invece riguarda l’analisi di come fosse stato strutturato il Met gala del 2015: China through the looking glass, dall’organizzazione alla scelta degli ospiti, dei capi e oggetti da esporre.

Se volete concludere sempre il ciclo riguardo Vogue ultimo ma non per importanza potreste visionare quello realizzato per inquadrare la realtà inglese (Absolutely Fashion: Inside British Vogue) per comprendere come  la visione  della moda e dei contenuti  da presentare sia assolutamente differenziata da magazine a magazine per le diverse nazioni interessate.

Di carattere diverso invece sono altri due documentari che riguardano invece la presentazione di come sia il lavoro di preparazione per una sfilata da quello che concerne lo studio del concept, del mood-board, la produzione dei modelli  passando ai fitting fino all’evento in sè.

Il primo riguarda l’analisi del retro delle quinte di una sfilata di Haute Couture di Chanel quando ancora vi era Karl Lagerfeld (quinta puntata della serie Netflix 7 DAYS OUT) mentre l’altra riguarda l’inizio del lavoro da direttore creativo di Raf Simons per Dior con l’attenzione rivolta a quella che sarebbe stata la sua collezione di debutto (Dior and I).

Se volete proseguire con lo studio della Maison Dior potete anche visionare il documentario sulla mostra ( Christian Dior: designer of Dreams) che era stata presentata due anni fa a Parigi, andando anche a conoscere la storia di Monsieur Dior,dei suoi interessi e inoltre potrete già vedere quello che è il lavoro invece che Maria Grazia Chiuri sta svolgendo.

Questo documentario è stato reso accessibile a tutti su youtube dalla Maison stessa durante il periodo della quarantena e lo consiglio vivamente per chi volesse vedere una carrellata di quello che che sono state le diverse direzioni creative che il brand ha visto susseguirsi negli anni dalla sua fondazione fino ad ora.

Il mio punto in assoluto preferito è sia quello della visita agli archivi della Maison ma anche la presentazione dei piccoli modelli “Diorama” riproposti in nuova versione anche nell’ultima collezione della Chiuri ,di cui potrete ammirarne la bellezza nel cortometraggio di Matteo Garrone (Le Mythe Dior).

Se siete interessati invece all’analisi di alcuni importanti personaggi potete  visionare : Jeremy Scott: The people’s designer ( un’opera che racconta degli esordi, dell’infanzia di quello che sarebbe poi divenuto il direttore creativo di Moschino).

Seconda opera stimolante Dries,documentario sulla carriera di Dries Van Noten, figura carismatica della moda belga, genio assoluto di una moda completamente diversa da quella commerciale dei nostri tempi.

Altro importante documentario Manolo: The boy who made  shoes for Lizards, l’opera verte sulla figura di un uomo che nel mondo delle calzature è considerato forse il più importante, unico anche nel suo genere anche perchè credo che poco si conosca sull’industria calzaturiera e che si rimanga colpiti da quello che si nasconde dietro alla progettazione e alla  produzione di questi capi.

Se nutrite curiosità nei confronti del mondo delle celebrità e dello styling, di ciò che si nasconde dietro ai Red Carpet per comprendere al meglio quello che riguarda la ricerca, il conoscere i gusti delle star e capire le necessità rispetto agli eventi,location.. la serie Styling Hollywood è magnifica.

Se invece volete qualcosa di divertente e leggero tre sono le competizioni sul fashion che potrete guardare per raccogliere nuove idee, nuovi talenti: Project Runway (serie americana famossisima, il contest più famoso e copiato al mondo), Next in Fashion ( fresca, assolutamente bello sia dal punto di vista creativo che stilistico, interessante la conduzione di Alexa Chung e Tan France) e poi come ultima citerei Making the Cut.

Chiudo l’articolo con una serie che reputo stupenda e piena di contenuti per quello che riguarda la moda fine anni ’60- inizio anni 70(Made in Italy) ,mostrando i grandi geni che stavano iniziando a lavorare durante quegli anni da Giorgio Armani ,a Missoni( interessante focus sulla maison) per arrivare fino a Fiorucci  tutto sviluppato seguendo quelle che sono le vicissitudini di una giovane giornalista alle prime armi che inizia a lavorare per caso in una rivista di moda, tra l’altro l’attrice protagonista Greta Ferro incarna questo ruolo che pare creato a pennello per lei.

Spero che l’articolo possa avervi dato spunti interessanti e che alcuni di questi titoli possano tenervi compagni nei momenti di relax, buona visione .

A presto Js

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