Considerazioni di nuovo anno

Considerazioni di nuovo anno

Oggi ho riaperto questo blog e mi è rivenuta voglia di scrivere qualcosa per voi.

Era da un po’ di tempo in verità che avevo l’idea di scrivere alcune mie considerazioni ma non avevo ancora trovato nè il tempo nè il modo giusto per veicolare questi miei pensieri.

Poco tempo fa seguendo una sessione di orientamento universitario ,concernente l’ambito della comunicazione del mondo fashion, ho sentito qualcosa che mi ha colpito.

Uno dei relatori ha presentato come esempio di tendenze ,di quest’anno, la body positivity e il gender-fluid due concetti che secondo me hanno ben poco da essere legati a delle logiche di mercato.

Entrambi sono due elementi che vanno approcciati e compresi dalla società ma che non devono diventare un trend, insomma non dobbiamo fare diventare un qualcosa che è legato all’identità di un singolo individuo come una moda del momento.

Quello che voglio dire è che sia giusta l’inclusività al fine di permettere la presentazione di modelli per tutti coloro che non si sentono rappresentati da i canoni classici, al fine di garantire la creazione di un ambiente più aperto e disponibile, incline al riconoscimento di quelle che sono le peculiarità del singolo individuo.

Il concetto che invece non mi piace è trasformare il tutto in un’enorme operazione di marketing al fine solo di fare finta di fare gli anticonformisti, perchè porre nuovi canoni solo per dare il contentino a queste categorie non ha senso perchè in tal caso si effettua solo una strumentalizzazione di un qualcosa che invece tocca nel profondo le persone che fanno parte di queste “categorie”.

Per farvi un esempio mettere in copertina o in una pubblicità una donna con un corpo non in “normo peso” non rende il brand inclusivo, se tale concetto non viene sposato nel profondo e in maniera sincera facendolo diventare un valore centrale dell’azienda.

Ieri inoltre ho visionato un video molto interessante sul canale di Venti, che di seguito vi riporto, dove si parla di come sarebbe necessario parlare piuttosto di fat shaming perchè in effetti il grasso diventa quasi una fobia da combattere ma questo perchè la nostra società è sempre rimasta su concetto che magro è bello ma sopra ogni cosa è sano.

Nel video si parla anche della famosa copertina di Vanity Fair di Vanessa Incontrada da molti ritenuta rivoluzionaria ma che di rivoluzionario ha ben poco e che porta già il doversi fare due domande sul perchè un corpo nella norma sia stato così tanto attaccato negli anni.

Riflettete bene su quanto questo ci sia vicino, su quante paturnie sul fisico ci vengono appena vediamo il famoso kiletto in più : subito ci mettiamo a dieta, facciamo sport perchè in fin dei conti tutti siamo ossessionati dalla magrezza e a mantenerla a qualunque costo questo perchè sono millenni che siamo inquadrati all’interno di certe categorie mentali.

E certo i social con foto ritoccate e filtri non aiutano nè un eccessiva presentazione della chirurgia estetica come sorta di “filtro bellezza” nella realtà.

Quello che ci importa è analizzare ciò in chiave umana per non predicare bene e razzolare male perchè tutti abbiamo pregiudizi, concetti sbagliati e per cambiare il nostro punto di vista dobbiamo solo studiare e informarci al fine di creare un vero cambiamento invece che accontentarsi di una pubbilicità che lascia il suo posto al tempo.

Il secondo tema è il gender-fluid a capo di cui è stato eletto paladino Harry Styles, quello che voglio chiarire è che ciò è legato anche in questo caso al singolo individuo ovvero non deve essere un fenomeno di costume ma piuttosto un qualcosa che risulta legato all’esternazione del proprio essere.

Piccolo inciso l’unico che può legare alla moda tale concetto, in questo momento, per me è Gucci ma perchè Alessandro Michele stesso mette nella sua moda la propria persona e perchè la sua moda è nata con tale prospettiva di rappresentazione.

Questo video ne è esplicativo.

Tornando a noi, il gender-fluid è legato alla non riconoscenza da parte di un individuo all’interno di quelle che sono le caratteristiche legate solo al sesso biologico di appartenenza, questo non significa per esempio che un ragazzo che mette la gonna si sente donna ma semplicemente sentendosi come identità fluida si comporta allo stesso modo con gli abiti che risultano non vedere una suddivisione in modo canonico e quindi in semplici parole ognuno è libero di indossare il capo che a lui/lei risulta più affine.

Questo porta al fatto che con una dovuta rappresentazione e conoscenza ciò venga dato come nuovo modello che però attenzione non deve diventare un trend ma semplicemente può svolgere da sostegno a coloro che posso associare tale caratteristica alla propria persona.

Di seguito un attenta riflessione (in inglese) di Haute le mode in cui si analizza come la fludità degli abiti e dei costumi fosse presente da molto tempo.. e inoltre un commento alla copertina di Harry Styles.

Altra cosa ciò non dovrebbe essere conosciuto in maniera rivoluzionaria perchè già molti altri personaggi del passato hanno presentato una fluidità di genere basti pensare David Bowie,Elton John ma anche Renato zero il fatto che ora sia definito come trend o nuovo ci fa comprendere quanto la nostra società sia ancora indietro e su quando sia poca la informazione.

A termine di ciò ci sono altre mille cose che vengono ora definite come trend come la sostenibilità, l’attenzione mediatica verso il movimento Black Lives Matter .. quello che in ogni caso è : non riduciamo tutto ciò a qualcosa di cui poi quando arriva altro ci dimentichiamo ma piuttosto invece studiamo e comprendiamo come riuscire a far radicare ciò nella nostra cultura altrimenti si vivranno momenti duri e di intolleranza.

Meno politically correct, che è solo di facciata e inutile, e più informazione, comprensione e inclusività.

Alla prossima jacopo sossi

P.S entrambi i canali che ho presentato mostrano sempre contenuti molto avvincenti quindi vi consiglio di seguirli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.